domenica 10 ottobre 2010

Memorie di una Geisha

Ho voluto leggere questo libro perchè affascinata dal mondo orientale, un mondo cisì diverso, un mondo così magico. Mentre leggevo, mi sentivo completamente nei panni si Sauyuri, ma, dopotutto, io mi ritrovo sempre nei panni dei personaggi dei libri. Questa volta però, i panni non sono i soliti jeans e maglietta, ma uno splendido Kimono, con un colorato obi allacciato impeccabilmente dietro la schiena. E l'acconciatura dietro la testa, così complicata da costringermi a dormire su una specie di impalcatura di legno. E intanto raccolgo più informazioni possibili sul giappone. Mi segno ogni parola in giapponese come se valesse oro. Ripeto ad alta voce la filastrocca
"nemure yo ii karei yo
niwa ya makiba ni
tori mo hitsuji mo
minna nebureba
hoshi wa mado kara
gin no hikari yo
sosogu, kono oru"
Non voglio dirvi il significato di questa filastrocca per due motivi. E bellissimo solo ripeterle e lasciarsi cullare dal dolce suono delle parole, parole sconosciute, parole misteriose. Inoltre voglio lasciare in voi della curiosità: cosa vorrà dire questa poesia? Basta prendere in mano questo libro e cercarlo. E mentre curioserete alla ricerca di questa filastrocca troverete decine di parole che non avete mai sentito. Lo sapevate che in giappone Nezumi vuol dire topo? E che le Geishe suonano lo Shaminsen e cantano in stile Nagauta? A poco a poco, sfogliando il libro, vi verrà voglia di scoprire di più e allora inizierete a leggerlo. Leggerlo sarà come dissetarvi dopo molto tempo passato nel deserto. E quando finirete avrete voglia di saperne di più

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